“È straordinaria la capacità di esprimere vini differenti grazie al clima sempre asciutto e ventilato e alla tipologia del terreno” - Guida AIS Vitae 2021 “Rese bassissime e un lavoro certosino in vigna contribuiscono a restituire vini schietti e di grande personalità territtoriale. Il Per’e Palumm di Agnanum è vino rosso di medio corpo da uve Piedirosso: espressione delicata e profumata dei Campi Flegrei. Emana sentori di amarene, pepe nero ed erbe aromatiche su uno sfondo piacevolmente minerale. Al palato è succoso, fresco e coinvolgente, capace di raccontare un territorio caratterizzato da suoli collinari vulcanici
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“È straordinaria la capacità di esprimere vini differenti grazie al clima sempre asciutto e ventilato e alla tipologia del terreno” - Guida AIS Vitae 2021 “Rese bassissime e un lavoro certosino in vigna contribuiscono a restituire vini schietti e di grande personalità territtoriale.” ino bianco fresco e minerale, proveniente dai terreni sabbiosi e vulcanici che conferiscono al vino carattere e sapidità. Il bouquet è floreale, con note mediterranee di erbe aromatiche e fiori di campo. Il sorso è succoso, sapido, agile e rinfrescante
i colore giallo paglierino delicato screziato di verde, al naso è un’esplosione di profumi, con fiori bianchi di gelsomino, acacia e petali di rose, mela golden e banane. In bocca le pomacee mature vengono affiancate da note tropicali di ananas e un leggero frutto della passione in un finale di mandorla dolce.
“Onirocep, icona preziosa e contemporanea del vino d’autore marchigiano. E siccome costituisce una delle più passionali infatuazioni degli ultimi anni, mi arrischio ad incasellarlo fra i migliori bianchi d’Italia; così, tanto per non lasciar niente di intentato.”
Un ritorno alle origini della tradizione del Sangiovese, ricercando la piacevolezza della ‘beva’ e la longevità. Dalle ventose colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo, nella Valle del Rabbi di Predappio (Forlì), si affaccia Noelia Ricci, un’azienda vinicola che fonda le proprie origini nel primo dopoguerra, ma che oggi Marco Cirese, presenta al mondo degli eno-appassionati con una nuova veste e con l’intento di far assaporare la Romagna al di fuori dei propri confini. Il ritrovamento di un archivio di immagini di scienze naturali dell’800 ha ispirato la realizzazione delle etichette.
Rosso di Montalcino DOC Castello Tricerchi, si presenta dal colore rosso rubino trasparente. Al naso aromi di fragoline, lamponi, rosa canina, coriandolo. Bocca calda, elegante, molto ben bilanciata da una pimpante freschezza e da una spiccata sapidità. Finale denso e avvolgente.
“Ad incarnare attualmente l’anima più intima della Maremma enoica c’è senza dubbio il lavoro di Antonio Camillo. E la sua spiccata e franca umanità rende questo merito ancora più significativo. I vini da lui plasmati si sono imposti sottovoce, soprattutto grazie ad un ciliegiolo declinato come nessuno aveva mai pensato di fare nel recente passato, distinguendosi per uno stile ben leggibile, dai tratti originali e dalla personalità acclarata.”
“Fabio Motta è una delle rivelazioni bolgheresi degli ultimi anni. Dopo la laurea in agraria e l’esperienza in cantina da Michele Satta avvia il suo progetto, oggi solido nella definizione stilistica dei vini e nell’organizzazione complessiva. Siamo ai piedi della collina di Castagneto Carducci, in località Le Pievi, dove vengono coltivate le varietà a bacca nera, mentre in zona Fornacelle ci sono quelle bianche, a cominciare dal vermentino. La morbidezza del Merlot, la fibra elegante del Cabernet, la complessità del Sangiovese. Un vino che racconta in modo semplice la ricchezza di Bolgheri: maturità mediterranea e beva succosa.
Giallo paglierino, perlage fine e elegante, toni aromatici di pesca e albicocca e salvia .Aromi fruttati con finale gradevole e persistente. L’armonica dolcezza.
Colore rosso rubino brillante Al naso è evidente il sentore di frutta fresca, ciliegia, con note floreali di viola Al palato risulta pieno, caldo, con tannini avvolgenti e una leggera astringenza, grazie una buona acidità la bevuta risulta pulita e piacevole
L’azienda nasce nel 1863 a Castiglione Falletto. Una meticolosità ed una filosofia che difendono senza compromessi l’espressione identitaria dell’uva e del territorio al di là delle mode, donano vini di grande personalità. Purezza, eleganza e complessità sono racchiuse in ogni bottiglia. Giacinto, scomparso nel 2014, ha lasciato in eredità l’esperienza di oltre 60 vendemmie. Elena Brovia lavora in vigna seguendo un’ottica biologica, certificata. In cantina, suo marito Alex Sanchez gestisce vinificazione e invecchiamento senza interventi tecnologici che possano modificare la naturale espressione dell’uva e di ogni singolo terroir.
Il Barolo di Brovia è una grande espressione delle Langhe, ottenuto da Nebbiolo in purezza affinato per 24 mesi in botti di legno di diversa dimensione. Il dipinto olfattivo è realizzato da pennellate di frutta rossa matura e fiori rossi secchi su sfondo di spezie nere e sentori tostati. Il gusto è complesso e intenso, robusto e strutturato, dal finale di lunghissima persistenza