Il Cirò Rosso della cantina Librandi è un vino schietto e gustoso prodotto da vigne, situate su colline alternate a tratti pianeggianti, che dal Mar Ionio si estendono verso l’entroterra nei comuni di Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Melissa, in provincia di Crotone, in Calabria. Questa etichetta è ottenuta da uve Gaglioppo in purezza, varietà a bacca rossa dalle origini antiche, autoctona di questa terra, che è diventata una delle bandiere di questa cantina che ha creduto e investito per cercare di preservare e valorizzare le varietà tipiche della regione. Rosso rubino il colore. Ha un bouquet olfattivo composto da richiami alla frutta rossa e alle ciliegie in particolare, cui seguono sfumature di erbe aromatiche. In degustazione si dimostra fresco e minerale. Buona la persistenza.
Il Cirò Rosso della cantina Librandi è un vino schietto e gustoso prodotto da vigne, situate su colline alternate a tratti pianeggianti, che dal Mar Ionio si estendono verso l’entroterra nei comuni di Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Melissa, in provincia di Crotone, in Calabria. Questa etichetta è ottenuta da uve Gaglioppo in purezza, varietà a bacca rossa dalle origini antiche, autoctona di questa terra, che è diventata una delle bandiere di questa cantina che ha creduto e investito per cercare di preservare e valorizzare le varietà tipiche della regione. Rosso rubino il colore. Ha un bouquet olfattivo composto da richiami alla frutta rossa e alle ciliegie in particolare, cui seguono sfumature di erbe aromatiche. In degustazione si dimostra fresco e minerale. Buona la persistenza.
La nostra pasta viene prodotta con il grano duro coltivato direttamente dall'azienda. Gli unici ingredienti utilizzati sono la semola e l'acqua. Utilizziamo trafile circolari in bronzo ed essicchiamo la pasta a temperature inferiori a 44°C impiegando per la pasta corta circa 20 ore e per la pasta lunga circa 40 ore. Le penne sono lunghe 50mm e larghe 10,2mm. Il tempo di cottura è di 7-9 minuti.
Nasce nel cuore del Cirò da un antico vitigno collinare: il “Gaglioppo”, in vigneti anziani collinari a bassa resa di uva per ceppo. Un vino che porta con se l’autorevolezza ed il prestigio del “Barone Raffaele”, esperto nella penna e nelle leggi, che ha vissuto nel rispetto dei deboli battendosi, a viso aperto, per la propria patria. Vino rosso granato vellutato con riflessi rubino cupo. Al palato è un crescendo di sensazioni. Il gusto è corposo, persistente e dalla morbidezza avvolgente, con sentori di grande impatto. È un vino di “nicchia” prodotto in quantità limitata ed a disposizione in bottiglie rigorosamente numerate.
Un vino bianco di sicura originalità, frutto di una breve macerazione sulle bucce e di una lunga maturazione, di almeno 7 mesi, in grandi anfore di terracotta. Nasce così il “Pithos”, vino dal sapore ancestrale frutto di un’attenta selezione di uve di grecanico, antica varietà locale. Un bianco materico e generoso, persistente e appagante come solo i migliori vini di COS sanno essere. L'affinamento in anfora regala a Pithos un colore giallo intenso che vira su tinte aranciate. Al naso persuade con note di frutta gialla matura e tropicale, sidro di pere ed un intrigante rimando alle olive in salamoia. Avvolgenza e morbidezza detrminano il gusto di questo vino secco, nonostante la dolcezza del suo bouquet, e di corpo. L'evoluzione dei profumi nel bicchiere sarà capace di sorprendere.
Il Cirò Rosato di Cataldo Calabretta è un liquido che congiunge in maniera splendida polpa e apporto salino, disegnando un ritratto territoriale davvero autorevole. Nuova linfa scorre nel mondo della viticoltura calabrese, che grazie al lavoro e alla serietà di una cerchia di produttori che va via via allargandosi, può godere di uno slancio rinnovato. Del resto, alcune delle espressioni di Gaglioppo imbottigliate da Cataldo e dagli altri produttori ''illuminati'' della zona di Cirò, riescono a raggiungere livelli espressivi davvero notevoli, e alla cieca anche a mettere in ombra denominazioni e zone ben più quotate e celebri.
Il Negramaro, o come si dice in pugliese “Niuru Maru”, è forse il vino che più di altri identifica e rappresenta l’eccellenza enologica di questa regione del meridione italiano. Quello prodotto dall’azienda agricola L’Archetipo si contraddistingue per finezza, eleganza e autenticità, dove il vitigno mantiene inalterati i propri classici profumi fruttati. Le uve di questo Puglia IGT fermentano spontaneamente e affinano prima in acciaio per sei mesi, e in seguito in botti di legno per tre mesi, per poi essere imbottigliate senza nessuna chiarificazione o filtrazione.
Non è possibile parlare del Verdicchio dei Castelli di Jesi, uno dei grandi vini bianchi italiani, senza sottolineare la personalità di Natalino Crognaletti, anima di quella splendida realtà che porta il nome di Fattoria San Lorenzo.
Dalla cantina di Montecarotto, la provincia è quella di Ancona, escono infatti ogni anno vini di straordinaria espressività, eleganti e distesi, tra i migliori esempi non solo delle Marche ma di tutto il Centro Italia.