Piana della Maddalona del Casato - Francesco Calabretta
Scheda tecnica
- Tipologia
- Bianco
- Gradazione
- 12,5%
- Vitigni
- pecorello 100%
- Formato
- 0,75l
- Abbinamenti
- Secondi di pesce
- Affinamento
- Sosta in vasche d’acciaio, sosta in bottiglia per 2 mesi.
- Età
- adult
- Genere
- unisex
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Prodotto vinificando in purezza le uve della varietà catarratto lucido - meno diffuse ma più pregiate rispetto al catarratto comune - , il Terre Siciliane Catarratto IGT “Lucido” dell’azienda Marco De Bartoli matura per sette mesi in acciaio sulle fecce fini. È giovane e diretto, vibrante e vigoroso; di qualità. Giallo paglierino tenue. Arriva al naso con sentori fruttati di cedro, scorza di limone e mela verde, seguiti da sfumature salmastre e minerali. All’assaggio è fresco e vibrante, leggero ed equilibrato, con una buona persistenza.
Tre anni di barrique e non sentirli. “Dattilo”, dimostra di avere ancora un buon piglio, con una freschezza e una dimensione ancora perfettamente in piedi, pur impreziosite dai gradevoli ricordi regalati dalla permanenza in legno. Un Rosso estremamente piacevole, in grado di accontentare tutti i gusti e capace di rispondere a tutte le esigenze. Abbinatelo ai secondi di carne e il gioco è fatto.
Le miniere sono chiuse da tempo ma a Tufo c'è ancora chi estrae minerali dal terreno. Cantine dell’Angelo è una piccola azienda con 5 ettari di vigneto in zona Campanaro tra i 300 e 350 metri s.l.m. I terreni sono di natura argilloso - calcarea, caratterizzati da una certa presenza di zolfo che fuoriesce dalle vecchie miniere poste nel sottosuolo. Il proprietario è Angelo Muto che è riuscito ad instaurare un lavoro di forte sinergia e sintonia con l’enologo Luigi Sarno, ed i risultati nel bicchiere sono evidenti.”
Prezzo
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Dalla lunghezza decisamente inferiore alle penne rigate, questo formato di pasta corta è conosciuto per essere il più utilizzato nella realizzazione di un primo piatto con condimento “alla Amalfitana” (tonno, pomodori, mozzarelline e olive nere).
Bellissimo corallo ammaliante. Naso di media complessità, fine e abbastanza intenso. Veste di profumi floreali, minerali e calcarei, con un contorno che va e viene che dona sentori di melograno, frutti rossi, pesca gialla, salvia, mentolo. Il sorso non lascia spazio alla morbidezza che nulla può contro una sapidità tagliente ed un'acidità di grande finezza che rendono il vino beverino e davvero molto gradevole. Di buona persistenza, chiude su note evidenti di agrumi ed erbette di campo. Un cirò rosato sorprendente per qualità prezzo.
“Ad incarnare attualmente l’anima più intima della Maremma enoica c’è senza dubbio il lavoro di Antonio Camillo. E la sua spiccata e franca umanità rende questo merito ancora più significativo. I vini da lui plasmati si sono imposti sottovoce, soprattutto grazie ad un ciliegiolo declinato come nessuno aveva mai pensato di fare nel recente passato, distinguendosi per uno stile ben leggibile, dai tratti originali e dalla personalità acclarata.”
Prodotto aggiunto per il confronto