lo Chardonnay “Imyr” è probabilmente uno dei vini più conosciuti e famosi dell’azienda, nonché l’unico vino che la cantina di Contrada Dattilo produce utilizzando esclusivamente uve internazionali e non autoctone. Ottenuto dai grappoli coltivati in Val di Neto, viene fatto fermentare in barrique di rovere francese, dove successivamente invecchia per circa cinque mesi.
Crostacei, Secondi di carne bianca, Secondi di pesce
Affinamento
5 mesi in barrique
lo Chardonnay “Imyr” è probabilmente uno dei vini più conosciuti e famosi dell’azienda, nonché l’unico vino che la cantina di Contrada Dattilo produce utilizzando esclusivamente uve internazionali e non autoctone. Ottenuto dai grappoli coltivati in Val di Neto, viene fatto fermentare in barrique di rovere francese, dove successivamente invecchia per circa cinque mesi.
La nostra pasta viene prodotta con il grano duro coltivato direttamente dall'azienda. Gli unici ingredienti utilizzati sono la semola e l'acqua. Utilizziamo trafile circolari in bronzo ed essicchiamo la pasta a temperature inferiori a 44°C impiegando per la pasta corta circa 20 ore e per la pasta lunga circa 40 ore. I tuffoli sono lunghi 40mm ed hanno un diametro di 26.7 mm. Il tempo di cottura è di 10-12 minuti.
Il territorio attorno al Lago di Caldaro è da secoli la più importante e conosciuta zona di coltivazione della Schiava. I vigneti posti sulle dolci colline lungo la Strada del Vino producono una Schiava armonica, morbida e setosa, che assicura una beva franca e fruttata.
Èureka nasce da due vigneti di cloni differenti, chardonnay a cordone speronato. Un vigneto è coltivato su terreni grigio calcarei, costeggiante una saia (canali di scolo delle acque costruiti dagli arabi) che gli conferisce temperature più fresche e umide; l’altro vigneto, è su terreni nero-argillosi di fondovalle profondi e freschi. L’EUREKA è un vino con una sua identità, che rispecchia in maniera nitida il territorio in cui sono coltivate le viti, non conferendo tipiche note varietali, bensì esprimendo profumi e sapori tipici di questa zona del Sud-est della Sicilia. L’uva, vinificata in acciaio con le bucce, per circa quindici giorni, matura in acciaio sino alla primavera successiva con continui Bâtonnage, effettuati secondo le fasi lunari.
Greko è senz’altro il vino più intrigante di Menat, nato come una sfida d’interpretazione del Greco, vitigno autoctono dalla maturazione fenolica difficile da esaltare in purezza. Vista la relativa bassa acidità e il poco alcol ma anche la grande predisposizione delle sue bucce alla macerazione, si decide di optare per una ‘ricetta’ del Kakheti, regione georgiana dove le macerazioni sono più spinte, e di lasciare il Greco per 6 mesi su tutte le bucce, per poi torchiarle nuovamente al momento della svinatura e unire tutto in un’unica soluzione, cercando la dinamicità della beva nel sale e nei polifenoli. Naso esotico con richiami di uva, té, agrumi e spezie. Bocca dalla struttura polifenolica agile, quasi eterea, sapida, da deglutizione e beva abbondante più che da assaggio